Giuseppe Giosafatti (Ascoli Piceno 1643 - 1731) è stato uno scultore italiano e uno dei principali architetti e scultori della città di Ascoli Piceno, perché ha contribuito notevolmente ad arricchire la città marchigiana con monumenti e decorazioni grazie a una determinata versione dello stile barocco, che qui non è mai stato troppo esagerato o esuberante, ma piuttosto semplice.
Con il termine Barocco Ascolano, infatti si intende proprio una versione più “povera” o piuttosto semplice di quello classico e sfarzoso, che invece è possibile trovare in altre città italiane o europee.
Giuseppe Giosafatti era figlio del maestro scalpellino di origini veneziane Silvio e ha studiato a Roma tra il 1659 e il 1666 nei cantieri del famoso scultore Bernini, autore della piazza e chiesa di San Pietro in Vaticano.
Tornato nel 1666 ad Ascoli è diventato architetto municipale e ha progettato e realizzato molti monumenti e decorazioni come altari marmorei, lapidi, cappelle, monumenti sepolcrali, busti-ritratto, camini monumentali e riforme di facciate di palazzi importanti.
Tra le sue opere architettoniche, vanno ricordate: nel 1679 la facciata del Palazzo dell'Arengo e la chiesa di San Pietro Martire nello stesso periodo; la cripta di Sant'Emidio e il tempio di Sant’Emidio Alle Grotte nel settecento.
La sua attività viene proseguita dal figlio Lazzaro (1694 - 1781), scultore e architetto, che appare come collaboratore del padre nelle sue ultime opere, e anche Lazzaro è stato un rilevante e prolifico artista della seconda fase del Barocco ascolano.
Giuseppe e Lazzaro Giosafatti hanno lasciato un segno importante nel centro storico della città di Ascoli e ancora oggi è possibile ammirare i loro capolavori.
Guardate queste foto, sono alcune delle opere più interessanti realizzate da Giuseppe Giosafatti in alcuni edifici storici di Ascoli Piceno, vi piacciono?
Vi piace questo stile “povero” del Barocco Ascolano?
Se vi interessa, parliamone a lezione!