In un altro articolo postato lo scorso primo aprile (puoi leggere l’articolo qui: Student Area - Italian Online Language - The Best Class of Italian Language) ho parlato dell’importanza della grammatica nell’apprendimento delle lingue straniere.Â
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In quell’articolo ho detto di essere solo parzialmente d’accordo con l’idea che la grammatica non sia così importante per imparare le nuove lingue. Naturalmente, questo non significa che si deve sempre e solo studiare la grammatica, perché se non si applicano (con la conversazione) le regole grammaticali studiate, non si impara a usare queste regole.Â
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Nel primo post che ho pubblicato, ho detto anche che nella mia esperienza di insegnante ho potuto notare quanto la grammatica sia importante e che il semplice stimolo e contatto linguistico - culturale con una nuova lingua non siano sufficienti per l’apprendimento linguistico. Come dimostrazione di questa idea, ho citato il mio interesse per la lingua olandese, che però non sono in grado di parlare perché non conosco la grammatica e quindi neanche le strutture più semplici.Â
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Oggi vorrei continuare questo discorso, parlandovi di un’altra osservazione che ho potuto e posso ancora fare e che mi fa pensare ancora una volta quanto la grammatica sia importante.Â
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2 - il rapporto di mio figlio con la lingua inglese
Mio figlio Gabriele ha tre anni e mezzo e fin dalla sua nascita io ho deciso di fare un esperimento su di lui, su di me e naturalmente anche su Sonia. Chiamerei questo esperimento Long Life Test, perché più che conoscere il risultato, mi interessa vedere come noi tre (soggetti con esperienze linguistiche totalmente differenti) possiamo apprendere e migliorare una lingua straniera. In aggiunta mi interessa anche vedere come e se Gabriele impara bene una seconda lingua. Fin da quando lui ha sei mesi, quindi, gli parlo in inglese.
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Questo non significa che con lui parlo solo l’inglese, ma cerco di usarlo più dell’italiano. In generale non uso l’inglese in presenza dei nonni o di altre persone perché non mi sembra gentile. Voglio precisare che nonostante sia cosciente dei limiti del mio inglese, ho deciso di provare questo esperimento, perché penso che possa essere uno stimolo importante per il suo apprendimento linguistico generale e per la sua apertura mentale.Â
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Oltre alla lingua parlata (da me), ho anche deciso di usare vari strumenti che possano aiutarmi a stimolarlo nell’apprendimento, quindi gli leggo libri e storie in inglese, ascoltiamo canzoni e spesso vediamo i cartoni animati in inglese. Il suo attuale rapporto con l’inglese, quindi, è basato sul contatto e lo stimolo linguistico, l’ascolto, l’imitazione e il rapporto umano con me. Certamente non conosce la grammatica e tutti gli altri componenti della famiglia e le altre persone che incontra durante il giorno parlano solo italiano ed eventualmente un po’ il dialetto locale, quindi Gabriele non ha altri stimoli linguistici.Â
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Mentre il suo italiano è praticamente perfetto e riesce a coniugare bene i verbi (eccetto qualche errore con i participi passati irregolari) e a costruire frasi complesse, il suo inglese (parlato) è molto indietro e solo ora inizia a nominare gli oggetti e a dire parole e frasi brevi come ringraziamenti, saluti, chiedere scusa, ecc. La sua comprensione (ascolto) invece è altissima e direi è pari al 99% di quello che dico. Quando io gli chiedo qualcosa in inglese lui mi risponde correttamente in italiano oppure con qualche parola in inglese, dimostrandomi di aver compreso totalmente almeno il senso generale della mia domanda.Â
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Questo potrebbe essere normale in quanto lo stimolo con l’italiano è nettamente più forte (è l’unica lingua usata dalla madre) e quindi l’italiano ha avuto una priorità sull’inglese. Con il passare del tempo, però, vedo che lui inizia a usare sempre di più le parole inglesi con me e quindi riesce a parlare un’altra lingua, ma credo che l’assenza della grammatica sia un grande ostacolo allo sviluppo del suo inglese come seconda lingua e sono sicuro che studiare la grammatica a scuola darà un aiuto decisivo al suo inglese parlato.Â
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E' vero che lui conosce l'italiano senza studiare la grammatica, ma sente continuamente parlare italiano e quindi per lui è molto più facile imitarlo, mentre è più difficile imitare un'altra lingua che sente meno. Proprio per questo la grammatica potrà aiutarlo a migliorare le sue conoscenze apprese ascoltando e imitando me.Â
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Come dicevo prima, questo esperimento coinvolge anche me e Sonia. Però per noi due l’esperimento è differente. Per me (con un livello di lingua piuttosto avanzato) l’obiettivo dell’esperimento è quello di usare la lingua continuamente e in un contesto quotidiano (possibilmente il più corretto e fedele possibile all’inglese reale) e questo mi porta a lavorare tantissimo mentalmente per parlare una lingua corretta.
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Posso dire che il mio inglese è migliorato tantissimo grazie a questo esperimento, perché mi sono messo continuamente in discussione con la grammatica e soprattutto con il lessico, mi sono sforzato a pensare, a parlare e ho dovuto farmi capire nelle più svariate situazioni. Per Sonia, invece (con un livello base) l’esperimento si limita a migliorare la sua comprensione, dato che sente molte cose che io dico, ma raramente interviene nella conversazione in inglese.Â
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In questo momento dell’esperimento, quindi, posso notare che per uno studente base la grammatica è importante, ma sono d’accordo con chi dice che lo è ancora di più quando il livello dello studente è avanzato, perché è in questa fase che la grammatica può veramente migliorare la conoscenza linguistica.Â
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Se ti interessa questo argomento, parliamone a lezione!