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Articoli: Vi Presento degli Studenti Speciali

2023-03-13 11:15

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Articoli: Vi Presento degli Studenti Speciali

Livello Avanzato (C1)

Buongiorno, oggi vi voglio parlare di alcune mie studentesse speciali. 

 

Non sono speciali perché sono più brave degli altri studenti a parlare o studiare italiano e nemmeno perché hanno un prezzo più alto degli altri, ma piuttosto per altri motivi che sto per raccontarvi. 

 

Innanzitutto sono diventate mie studentesse per coincidenza.

 

Tra di loro c’è poco in comune: sono mamme e vengono dalla stessa città, ma hanno vite e passioni totalmente differenti. 

 

Ciò che più le accumuna e le rende speciali è una grandissima voglia di riscattarsi, di rinascere, di dimenticare e ricominciare a vivere, trovare un buon lavoro, avere più opportunità nella società e possibilmente degli amici. 

 

La cosa più strana in tutta questa storia è che poco più di un anno fa, nessuna di loro avrebbe potuto immaginare di voler studiare e imparare l’italiano, così come di voler trovare degli amici, un lavoro, degli hobby in un posto geografico totalmente sconosciuto e lontano dalla propria città natale. 

 

Qualcuna di loro è anche arrivata qui per caso, senza aver mai sentito né il nome della città, né della regione dove si stava recando. L’unica cosa importante era dover partire, andare via, andare al sicuro, prendere il primo autobus per una nuova destinazione e poi, una volta arrivate lì insieme ai propri figli, cercare un modo per ricominciare. 

 

Provate a immaginarvi voi in questa stessa situazione, dover prendere un autobus con una destinazione sconosciuta e per di più in compagnia dei vostri bambini: come, dove e con l’aiuto di chi crescerli?

 

A me viene la pelle d’oca solo a pensarci, ma invece queste mie studentesse, tra l’altro giovanissime, l’hanno fatto, hanno affrontato da sole questo salto nell’incognito e una volta arrivate qui, hanno cercato altre persone che come loro avevano bisogno di rinascere. 

 

Non è stato facile, anzi, è stato molto doloroso. Una volta arrivate qui ad Ascoli Piceno, però, hanno trovato una piccola rete di persone pronte ad aiutarle. 

 

Hanno trovato altre persone come loro e hanno cominciato a condividere informazioni, aiuti, possibilità lavorative e opportunità per poter imparare l’italiano. 

 

In questo momento io sono entrato in contatto con alcune di loro e ho scoperto più dal vivo che cosa significa dover lasciare le proprie case da un momento all’altro, dover scappare con la paura, dover prendere il primo autobus per chissà dove e poi arrivare qui. 

 

Non è facile parlare con loro della loro storia, spesso scendono le lacrime e mi viene da piangere anche a me.

 

A dire il vero io non chiedo molto, ma sono loro che hanno bisogno di parlare, di dire e di condividere la loro tragedia. Sentono il bisogno di raccontare a noi, che viviamo così lontano e che sentiamo parlare della guerra solo in TV.

 

Non parlano inglese sufficientemente da poter capire quello che dico e fare lezione con loro è spesso una vera sfida, ma la loro determinazione nel voler capire e imparare, le rende decisamente veloci nell’apprendere e migliorare quello che studiano. 

 

Vorrei raccontarvi ancora di più su di loro, ma avrei bisogno di troppo tempo per farlo. 

 

Anche io nel mio piccolo cerco di aiutare queste ragazze e i loro bambini con le mie lezioni e con qualche informazione utile per vivere e lavorare nella mia città e sempre più spesso mi rendo conto di quanto la determinazione possa spingerci a ottenere ciò che vogliamo.

 

Vi presento Tania, Olga, Anna e Karina, vengono da Kharkiv, hanno lasciato le loro case sotto le bombe e i loro mariti in Ucraina. Hanno più di una laurea e avevano ottimi lavori, ora qui ad Ascoli Piceno lavorano in un’impresa di pulizie, ma nel tempo libero fanno anche altri mestieri, crescono i loro figli e studiano l’italiano perché vogliono avere una vita migliore e degli amici con cui sentirsi persone normali.Â